Cplus è una libera associazione culturale nata nel 2011 dalla volontà di un gruppo di giovani amici dalle provenienze e professioni differenti. Fondata ufficialmente nel 2012 si occupa da allora, senza finalità di lucro, di animare il dibattito culturale, economico ed artistico. Un lavoro, quello di questa associazione, finalizzato all’approfondimento di temi specifici, dalle forti ricadute pratiche e disciplinari che siano in grado di rilanciare visioni e ambizioni culturali e imprenditoriali dall’alto profilo innovativo. Alla base pertanto prevale un approccio di ricerca e divulgazione dal forte accento ontologico.
Nata in seno al territorio clodiense, costantemente attenta sia all’operare in ambito locale (forte necessità di questa terra veneta) che nazionale, riunisce oggi professionisti, studenti e cultori prevalentemente della disciplina architettonica, ma non solo, interessati a promuovere lo scambio di conoscenze, iniziative, ricerche e studi tra soggetti coinvolti negli ambiti pluridisciplinari che ruotano attorno ai temi dell’architettura, della cultura e della valorizzazione dell’ambiente.
L’impiego costante del dibattito pubblico come momento di confronto, le occasioni espositive e le recenti pubblicazioni, hanno lo scopo di portare questo gruppo ad allacciare forme di collaborazione, tra le più diverse, con persone, enti ed associazioni presenti nel dibattito culturale del nostro paese. Si sottolinea l’evidente bisogno di un serio ripensamento del ruolo di cittadino e professionista e di una crescita culturale anche grazie al confronto. Il continuo adattamento della propria struttura organizzativa rende il gruppo flessibile e gli permette di gestire molteplici attività culturali.
Ciò è l’evidente dimostrazione di un’Associazione attiva e vitale.
Un nome, Cplus, che rammenta fin da subito la volontà di aggiungere un qualcosa, di provare ad andare oltre, e che oggi è sempre più, per i soci fondatori e i giovanissimi di questa associazione, sinonimo di serio impegno sociale e culturale; obbiettivo, quest’ultimo, coltivato in costanti assemblee e che ci si augura in un futuro prossimo possa essere sviluppato anche su web-mail con la possibilità si discutere finalità e modalità delle iniziative culturali in programma.