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RITORNI, ho visto la pace allo specchio

Lo spettacolo scritto e interpretato da Filippo Tognazzo in scena a Venezia e a Chioggia, in due appuntamenti promosse da Coop Adriatica

Venerdì 13 novembre ore 20.30 – Sala San Leonardo, Rio Terrà San Leonardo, Venezia
Sabato 14 novembre ore 21.00 – Teatro Don Bosco, Chioggia VE

 

RITORNI ho visto la pace allo specchio, lo spettacolo ideato e interpretato da Filippo Tognazzo, andrà in scena venerdì 13 novembre alle ore 20.30 a Venezia, in sala San Leonardo, e sabato 14 novembre alle ore 21 al Teatro Don Bosco di Chioggia, due appuntamenti promossi da Coop Adriatica.

Prodotto da Zelda – compagnia teatrale professionale con la collaborazione della Fondazione Benetton Studi Ricerche, il lavoro è dedicato ai villaggi di Osmače e Brežani, sull’altopiano sopra Srebrenica, scelti dal Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2014.

La campagna di studio e cura dedicata a un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione promossa dalla Fondazione Benetton ogni anno, dal 1990, è il punto di partenza per indagare un luogo dal quale è stata strappata la vita di una comunità che, da qualche anno, cerca di ritrovare la strada del ritorno, affrontare un abisso che pare invalicabile e guardare con coraggio al futuro.

RITORNI è il racconto autobiografico di un viaggio attraverso i paesi dell’ex-Jugoslavia. Una terra lontana popolata di fantasmi per uno studente poco più che diciottenne negli anni Novanta, che parte per capire cosa sia successo in quei luoghi a vent’anni dalla fine della guerra. L’itinerario, fisico e umano, parte dal Veneto e attraversa Lubiana, Vukovar, Tuzla, Srebrenica e Sarajevo, scandito da incontri, riflessioni, silenzi, intense testimonianze e accompagna, tappa dopo tappa, a scoprire l’origine e l’evolversi di una piccola grande rivoluzione, personale e collettiva.

Autore e attore legato ai temi e alla ricerca nel teatro sociale e di impegno civile, Tognazzo lascia sullo sfondo il racconto del conflitto e delle sue crudeltà per portare in scena le storie di impegno quotidiano che testimoniano un lento e difficile cammino verso la pace, fatto di tolleranza, condivisione e perdono. Una ricostruzione civile ispirata alle vicende umane delle persone incontrate in occasione del Premio Carlo Scarpa, narrata attraverso i racconti di Darko, giovane rom miracolosamente scampato alla pulizia etnica che trova la forza di perdonare gli assassini della sua famiglia, di Mansur, bosniaco musulmano, e Dalibor, serbo ortodosso, ovvero i Fratelli del grano, che ritornano nei villaggi sull’altopiano di Srebrenica per coltivare il grano saraceno, fino all’arrivo a Sarajevo, sopravvissuta a oltre mille giorni di assedio, città simbolo e luogo di multiculturalità e condivisione.

“Nel 1995, mentre mi diplomavo al liceo, Sarajevo era sotto assedio da più di tre anni. Guardavo le immagini dei telegiornali e sentivo le notizie alla radio, senza comprendere realmente cosa stesse succedendo – afferma Filippo Tognazzo, attore e direttore artistico di Zelda – Questo spettacolo, a distanza di vent’anni, mi offre la possibilità di riappropriarmi di quella storia. Avrei potuto ricostruire la cronaca di quel conflitto e sarebbe stato l’ennesimo racconto di una guerra vissuta da altri. Ho pensato allora a quel che rimane spesso fuori dalle cronache, dal clamore dei media. In RITORNI, perciò, non ci sono atti di eroismo e non c’è neppure la cronaca dei conflitti dell’ex-Jugoslavia. Ci sono invece le storie di ragazzi che oggi, ritornati nei loro paesi spinti da motivi differenti, cercano di ricostruire il paese lasciandosi alle spalle rancore e violenza. E ci sono soprattutto sentimenti rari come il perdono, l’entusiasmo e la pazienza”.

“RITORNI, ho visto la pace allo specchio ci vede impegnati nell’inedita attività di sostegno alla produzione di uno spettacolo teatrale, pensato a partire dai temi della XXV edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino – spiega Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton – con l’obiettivo di affrontare attraverso il linguaggio artistico le vicende umane delle persone incontrate nel nostro lavoro di ricerca. A vent’anni dalla strage più grande in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, ci siamo sentiti in dovere di far conoscere le vicende che hanno coinvolto un territorio che continua a mostrare i segni di un trauma e di una lunga assenza, dove è nata una meravigliosa resistenza. La collaborazione avviata da tempo con la compagnia Zelda ci ha permesso di affidare loro gli esiti del Premio Carlo Scarpa, fiduciosi che avrebbero saputo trovare le giuste parole per raccontare vicende così drammatiche”.

Realizzato con consulenza scientifica di Andrea Rizza Goldstein, coordinatore per la Fondazione Alexander Langer Stiftung del progetto Adopt Srebrenica, RITORNI ha il patrocinio di Amnesty International Italia e del Consiglio d’Europa – Ufficio di Venezia.

L’ingresso allo spettacolo è libero fino a esaurimento posti.

Per informazioni:

info@associazionecplus.it

L’associazione culturale Chioggia Plus presenta il programma delle Conferenze d’autunno a chiusura della IV Rassegna Architettura DAmare 2015. CostruiAMO il domani. Nuova linfa al paesaggio urbano dell’abbandono:

 

26 SETTEMBRE 2015, ore 16, Auditorium San Nicolò, Chioggia (Ve)

RE-BEL ITALY E IL RIUSO DI SPAZI IN ABBANDONO

Intervengono:

Isabella Inti, Giulia Cantaluppi, Matteo Persichino (Temporiuso.net)

Michela De Poli (Studio MADE associati)

Mauro Zanardo (Terre s.r.l.)

 

 

27 SETTEMBRE 2015, ore 10, Auditorium San Nicolò, Chioggia (Ve)

IL GIARDINO, L’ORTO E IL PARCO COME RISPOSTA PROGETTUALE ALL’ABBANDONO

Intervengono:

João Nunes (Studio PROAP – Lisbona),

Luigi Latini (Professore Iuav – Fondazione Benetton Studi Ricerche)

Nino Pascale (Presidente SlowFood Italia)

 

I nostri ospiti della prima giornata:

Isabella Inti, Temporiuso.net
Socia fondatrice e presidente dell’associazione Temporiuso.net. E’architetto ed insegna Urban Planning al Master in Architecture al Politecnico di Milano.
Dopo le esperienze di paesaggista e ricercatrice per la riattivazione di spazi in abbandono o sottoutilizzati in diversi contesti internazionali all’Avana, Berlino,  NYC, Rotterdam, San Francisco nel 2000 è tornata a Milano (e ancora si chiede il perchè). Dal 2001 con multiplicity, network di urbanisti, sociologi, fotografi, filmmakers, ha svolto attività di ricerca sui processi di trasformazione della condizione urbana contemporanea e realizzato mostre, installazioni, dibattiti pubblici. Dal 2001 è attivista di Cantieri Isola  associazione con la quale ha occupato l’ex fabbrica Stecca degli Artigiani e promosso progetti di rigenerazione urbana partecipati. Dopo anni di battaglie e contrattazioni gestisce oggi, con la rete ADA Stecca , il centro socio-culturale Stecca 3.

Giulia Cantaluppi, Temporiuso.net
Socia fondatrice dell’associazione Temporiuso.net, è la responsabile della mappatura della domanda locale di spazi e dell’animazione di una comunità di progetto nella fase di start-up.  Laureata in Conservazioni dei Beni Culturali a Genova, è storica dell’arte e curatrice di mostre. Dal 2005 è stata nomade europea tra Barcellona, Bruxelles, Londra e Milano collaborando per il progetto precare con la ONG Citymined(www.citymined.org). Tornata a Milano divide la settimana tra i progetti di Temporiuso e la gestione de La Locanda di Sagliano (Varzi), passando molto tempo libero tra campagne abbandonate e nuove comunità di artisti.

Matteo Persichino, Temporiuso.net
Laureando in Architettura a Milano, socio dell’associazione Temporiuso.net, cura la progettazione e gestione di spazi di riuso temporaneo.

Temporiuso.net
E’ un’associazione culturale per la promozione di progetti di riuso temporaneo di spazi in abbandono ed è anche una rete di collaborazioni con associazioni, attivisti e ricercatori a scala locale ed internazionale. In questi anni abbiamo avviato workshop, seminari internazionali, lectures, visite guidate, eventi, incontri pubblici, bandi di concorso con diverse Università, Accademie d’arte, Istituti di ricerca, studi di architettura, associazioni culturali, cooperative, stilisti, designer e atelier di artisti.

Michela De Poli, Studio MADE associati
Fondatrice dello studio MADE associati di Treviso, si occupa di pianificazione urbana, progettazione architettonica, architettura del paesaggio attraverso l’analisi e la progettazione di siti di particolare valenza paesaggistico/ambientale.
E’ professore a contratto in Architettura del Paesaggio alla Facoltà di Architettura di Venezia; è stata tutor al 14/2003 “Nella città diffusa”. Idee, indagini, proposte per la nebulosa insediativi veneta” e 15/2004 “Postumia. Sperimentazioni paesaggistiche attraverso la nebulosa in alta pianura veneta” corsi sul Governo del Paesaggio, Fondazione Benetton Studi Ricerche – Treviso (I).
Fa parte del Comitato di redazione della Rivista “Architettura del Paesaggio”, Milano, organo ufficiale Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP).
Ha ricevuto numerosi premi e segnalazioni in numerosi concorsi nazionali ed internazionali. E’ stata visiting professors in università italiane e straniere.

Mauro Zanardo, Terre s.r.l.
Urbanista, socio di Terre s.r.l., start-up di ingegneria specializzata nella valutazione ambientale e paesaggistica dei nei processi di sviluppo del territorio, attraverso un approccio innovativo di gestione di esperienze e relazioni nelle progettazione e approvazione del progetto.
Esperto di aspetti socioeconomici e di comunicazione nella disciplina urbanistica, segue la ricerca urbana con particolare attenzione alle trasformazioni economiche e sociali del territorio.
È docente di pianificazione urbanistica nelle destinazioni turistiche all’interno del Master in Economia e Gestione del Turismo presso il CISET-Cà Foscari di Venezia. Collabora dal 2013 per l’Università di Cà Foscari all’Osservatorio di Destinazione Turistica di San Gimignano in Toscana, contribuendo al gruppo di ricerca in merito agli aspetti urbanistici della destinazione.
È stato ricercatore al COSES di Venezia, collaborando con la segreteria scientifica di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse) all’elaborazione di ricerche e studi sulle pratiche di recupero e rigenerazione urbana in Italia ed all’estero.

 

I nostri ospiti della seconda giornata:

João Nunes, studio PROAP
Laureato in Architettura del paesaggio presso l’Instituto Superior de Agronomia nel 1985, ha conseguito il master in Architettura del paesaggio presso l’Universidad Politécnica de Cataluña, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona nel 1996. Nel 1989 ha fondato lo Studio di Architettura Paesaggista PROAP, che riunisce un grande gruppo di professionisti in un team pluridisciplinare e con distinti livelli di specializzazione in paesaggio, nel suo significato più inclusivo.
João è responsabile della gestione strategica, esecutiva e tattica di tre studi internazionali: Lisbona (Portogallo), Luanda (Angola) e Treviso (Italia). Coordina l’attività progettuale, concettuale, creativa e definisce la strategia dei processi investigativi.
È docente all’Instituto Superior de Agronomia Universidade de Lisboa dal 1991 e all’Università I.U.A.V. di Venezia, al Politecnico di Milano, al Politecnico di Torino, alle Sapienza – Università di Roma, alla Facoltà di Architettura di Alghero e all’Accademia di Architettura di Mendrisio, Svizzera.
Tra i progetti realizzati citiamo il Belvedere di Santa Caterina a Lisbona, il Parco urbano di Abrantes, il parco fluviale di Barcelos e i giardini della repubblica a Santarem.

Luigi Latini, Fondazione Benetton studi e ricerche
Laureato in architettura presso l’Università di Firenze consegue, sempre a Firenze, il titolo di dottore di ricerca in “Progettazione paesistica” nel 2001.
Nell’ambiente fiorentino, a contatto con i primi insegnamenti di Architettura del paesaggio, svolge dal 1987 al 1997 attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio, in continuità con il lavoro di dottorato di ricerca (1997-1999) su temi legati alla cultura del progetto nella sfera del paesaggio.
Dal 1998 sviluppa sul piano di approfondimenti e contatti internazionali nell’ambito del paesaggio una collaborazione a tempo pieno con la Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso nel campo dell’editoria e bibliografia, delle sperimentazioni progettuali, della didattica e delle ricerche.
Dal 2010 è ricercatore universitario in Architettura del paesaggio presso l’università Iuav di Venezia, dove prosegue l’attività di docente di Architettura del Paesaggio. Dal 2010 presidente dell’Associazione Pietro Porcinai, Fiesole.
Dal 2013 è presidente del Comitato Scientifico internazionale della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Treviso.
Vive tra Venezia e San Miniato in Toscana, dov’è nato e coltiva interessi nell’ambito della storia urbana e del paesaggio con numerose pubblicazioni in questo campo.

Nino Pascale, Slow Food
Agronomo campano, presidente italiano di Slow Food dal 2014.  Slow Food è un’associazione non-profit che già conta 100.000 membri in 150 paesi del mondo. Fondata da Carlo Petrini nel 1986, si pone l’obbiettivo di promuovere nel mondo il cibo buono, pulito e giusto. Per Slow Food bisogna tornare a dare il giusto valore al cibo, rispettando chi lo produce, chi lo mangia, l’ambiente e il palato. La filosofia di Slow Food attraversa i campi dell’ecologia, della gastronomia, dell’etica e del piacere. L’associazione si oppone al processo di standardizzazione dei gusti e delle culture e dello strapotere dell’industria agroalimentare. Attraverso la sua rete di persone attive sul territorio locale, nazionale e internazionale, Slow Food coordina e realizza progetti di ricerca, promuove iniziative, preserva e valorizza l’identità storico-culturale, sviluppa relazioni, attività e iniziative con e fra le comunità del cibo, favorisce la riduzione della filiera distributiva, promuove, organizza, gestisce e partecipa ad attività educative, propone e organizza programmi di cultura alimentare e sensoriale diretti ai soci, stimola iniziative tese al miglioramento dell’alimentazione quotidiana, pubblica guide, saggi e una rivista associativa.


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